Incontriamo a Fiorano per una chiacchierata Francecso Cigarini - Vice presidente dell'associazione Reti di Famiglie Accoglienti e responsabile locale del progetto "Famiglie in Rete" dell'Unione dei Comuni del Distretto Ceramico.
L'azione del gruppo dei volontari nei progetti denominati “Reti di famiglie Accoglienti” in questi oltre quattro anni di attività nell’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico quali risultati ha portato?
Dall'inizio della sua attività sul campo, nel 2021, Reti di Famiglie Accoglienti, prima come progetto promosso, oltre che da una serie di associazioni partner, anche dall'Unione dei Comuni del Distretto Ceramico, poi dal 2023 come APS, ha costantemente e progressivamente promosso e consolidato la sua azione sul territorio, arrivando a costituire una realtà associativa strutturata, costituita da un gruppo di circa 25 volontari, riconosciuta dalle istituzioni come risorsa con cui collaborare e costruire progetti a più livelli.
Nel corso di questi anni abbiamo costruito relazioni attive e positive con la maggior parte degli attori istituzionali e del terzo settore che operano e impattano sull'assetto sociale dei nostri territori, proponendoci come partner qualificati per la prevenzione e il sostegno di situazioni di fragilità o bisogno contingente di persone e famiglie intercettate dalla rete dei servizi e tramite i nostri canali. Attualmente manteniamo relazioni consolidate con i servizi sociali territoriali dei 4 comuni, con la tutela minori, con la neuropsichiatria infantile, con alcuni comprensivi scolastici, parrocchie, Caritas e altre associazioni di volontariato, con cui collaboriamo per progettare e portare avanti quasi tutti gli interventi che ci prendiamo a cuore grazie al nostro gruppo di meravigliosi volontari. Durante tutto questo periodo ci siamo fatti carico di una trentina di progetti, di cui una decina attualmente in corso, diventando prossimi familiari per le persone che abbiamo aiutato e con cui abbiamo condiviso un pezzo di strada.
Abbiamo tessuto giorno per giorno una rete sempre più larga, capace di intercettare progressivamente tutte le risorse che il nostro distretto può offrire per migliorare la vita di chi si deve confrontare con le difficoltà più svariate senza poter disporre di un paracadute relazionale vicino al proprio nucleo famigliare. Ci siamo impegnati per diffondere la cultura della solidarietà nelle comunità in cui viviamo, scovando e coinvolgendo nuovi volontari, che a loro volta costruiscono con il proprio contesto sociale maglie sempre più ramificate delle Reti, appunto. C'è ancora tanto lavoro da fare ma nel nostro gruppo tutti riteniamo che la nostra associazione possa svolgere un ruolo strategico per il futuro delle politiche sociali del nostro territorio.
Il nuovo progetto “Famiglie in Rete” quali ricadute avrà sul nostro territorio?
Tutta questa attività, così come appena descritta avrà un'ulteriore opportunità di crescita e rilancio proprio grazie al nuovo progetto "Famiglie in Rete", che ha praticamente già avuto il via in questi primi mesi del 2024. Per definire con maggiore precisione e in modo condiviso la strategia e le modalità operative della collaborazione tra Reti e la struttura pubblica individuata come principale motore delle attività di promozione della solidarietà e del sostegno sociale, i Centri Per le Famiglie; ci misureremo con tutti i principali attori tecnici e politici delle politiche sociali nelle prossime settimane, pronti a raccogliere la sfida di un ambito distrettuale in continua evoluzione con bisogni ed esigenze prevedibilmente in rapido cambiamento. Il nostro obiettivo è di crescere ancora, gradualmente e progressivamente, coprendo in modo sempre più capillare il territorio e ampliando la gamma delle collaborazioni, arrivando ad intercettare sempre meglio il bisogno che non trova lo spazio per farsi conoscere ed esprimersi alla collettività.
Quali le necessità del progetto a cui le singole persone e famiglie del territorio possono contribuire?
La filosofia associativa e operativa di Reti ha come pilastri fondamentali l'inclusione, la vicinanza, l'apertura agli altri. Con questi valori ci siamo rivolti alle nostre comunità finora e ancor di più cercheremo di rivolgerci nel prossimo futuro nella cornice del nuovo progetto: l'invito è di farsi affascinare da uno stile di volontariato libero e consapevole, mai esclusivo o specializzato, che promuove una crescita personale tramite le regolari attività di formazione e lo scambio continuo con l'ambiente dei servizi, e garantisce la forza e la vicinanza del gruppo intero sempre, a tutti i volontari impegnati sul campo.
Crediamo che, ancor di più nel cammino che abbiamo impostato per i prossimi due anni, la formula Reti potrà coinvolgere sempre più persone e famiglie nel gruppo dei volontari, moltiplicando le risorse e le connessioni, includendo nuove competenze e sensibilità. Se dovessimo isolare un target specifico, ancora solo sfiorato, che potrebbe imprimere una propulsione ancora più decisa all'identità dell'associazione, sicuramente ci piacerebbe creare le condizioni per aumentare la presenza attiva di giovani e giovani famiglie nel progetto. Questo rappresenterebbe sicuramente un contributo decisamente sostanzioso per una migliore efficacia dell'azione di Reti di famiglie Accoglienti nell’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico.