I volontari del progetto Reti di Famiglie del Distretto Ceramico raccontano le loro motivazioni.
Non so ancora spiegare bene perché faccio parte di Reti di Famiglie. Posso dire che qualcosa dentro di me mi spinge a cercare di impiegare il mio tempo (anche se pochissimo) in qualcosa di nuovo, per scoprire realtà che sembrano così lontane da noi e invece sono così vicine, per scoprire persone diverse dagli amici che ti scegli, per metterti in gioco e aiutare qualcuno che ha bisogno davvero. Penso soprattutto ai bambini: non tutti hanno la fortuna di nascere in un contesto stabile, protetto e sicuro. Far parte di un gruppo attivo che si muove per tendere la mano a chi ne ha bisogno mi apre una prospettiva di speranza. Silvia
In alcuni momenti della vita le difficoltà possono essere davvero tante, e trovare qualcuno che dà una mano ad alleggerire un po’ fa guardare la propria giornata in modo diverso: il buio è meno buio, la speranza fa intravedere la strada. Avere la possibilità di contribuire ad alleviare un po’ queste difficoltà, a dare sostegno e vicinanza, fa star bene. Daniela
Reti di famiglie perché sono convinta che sia necessario tornare ad occuparci dei figli degli altri come si faceva un tempo per stare meglio noi genitori e far star meglio i nostri figli.
Tornare a quando si collaborava senza paura di essere invadenti, senza dire “mi devo fare i fatti miei “ . Essere meno individualisti e allargare la visione, includendo altre persone, e fare gruppo aperto è una grande opportunità per noi in primis come Reti di famiglie e poi anche per chi incontreremo lungo il percorso. Paola
Perché ho sempre voluto aiutare e dedicare il mio tempo agli altri, ma i tanti impegni e incastri della mia quotidianità mi hanno sempre fatto rimandare questo progetto. In questo periodo... ho più tempo libero e un "GRANDE BISOGNO" di accogliere l'altro, di rendermi "UTILE" e di dare il mio sostegno. Spero vivamente di riuscire a fare qualcosa per la nostra comunità, o almeno sono pronta a provarci, a mettermi in gioco! Grazie per l'opportunità. Lina
Reti di Famiglie permette di impegnarci in prima persona nel diffondere una cultura di aiuto e attenzione all'altro a noi cara. È una modalità che già viviamo con i nostri parenti, i nostri amici e i nostri vicini, che arricchisce le nostre giornate e ci rende soddisfatti! L'organizzazione della Rete consente di sostenerci a vicenda e avvicinarci a situazioni di fragilità che da soli non potremmo affrontare. Chiara
Nella natura delle cose immateriali e materiali il tutto è connesso, quindi quando se ne presenta l'occasione e se ne ha le possibilità mi sembra logico fare rete, mettere in comune le proprie fortune/disponibilità. È una forzatura il contrario. Enzo
La scelta di mettermi in gioco su questo progetto è nata dopo un percorso fatto assieme ad amici di altre Associazioni, che hanno deciso di proporre questo progetto nel territorio nel quale vivo e nel quale opera l’Associazione di cui sono Presidente, l’Associazione Chernobyl di Maranello, Fiorano, Formigine, OdV.
Reti di famiglie perché da quell’idea sono scaturiti momenti molto coinvolgenti, che mi hanno messo in relazione con tante belle persone che nel tempo hanno consolidato un gruppo deciso a percorrere questa nuova esperienza di solidarietà.
Reti di famiglie perché per me questo progetto non è altro che proseguire, in altra forma, l’esperienza di accoglienza che sto portando avanti da molti anni con la nostra Associazione, e la possibilità di mettermi in relazione con persone nuove.
Reti di famiglie perché il concetto di gruppo è per me molto importante… Paolo