Il desiderio di far parte di un'associazione di volontariato è sempre stato una costante nel mio orizzonte, soprattutto dopo la cessazione del mio lavoro. Tuttavia, l'incertezza riguardo a quale strada intraprendere, considerando le mie capacità e le incertezze che mi caratterizzano, ha sempre reso difficile scegliere tra le tante realtà presenti nel nostro territorio.
Un giorno, però, il destino ha deciso di intervenire. Durante il mio percorso professionale, ho avuto l'opportunità di entrare in contatto con operatori dei servizi sociali, che mi hanno chiesto se fossi disposta a sostenere una ragazza minorenne che aveva recentemente perso la madre. Questa giovane donna aveva anche una bambina di pochi mesi, e la situazione era estremamente complessa. Nella mia esperienza come ostetrica in consultorio, avevo affrontato situazioni simili, ma sempre con il supporto della struttura e dei colleghi. Ma ora, senza quel contesto, come avrei potuto gestire la situazione?
Le assistenti sociali del comune hanno cercato una soluzione che mi permettesse di operare con maggiore serenità e in un ambiente organizzato. Ed è così che mi è stata presentata l'associazione "Reti di famiglie Accoglienti", un'iniziativa che si è rivelata perfetta per me.
Ciò che mi ha colpito immediatamente è stata la presenza di una mia compagna di liceo, che non vedevo da tempo, già coinvolta nell'associazione. Questo incontro è stato il segno che ero sulla strada giusta. Mi sono trovata subito a mio agio, grazie alla disponibilità del team, al rispetto della riservatezza e all'approccio dell'associazione, che si fonda sull'ascolto senza giudizio.
La mia collaborazione con "Reti di famiglie Accoglienti" è iniziata così, e fin da subito mi ha arricchito di esperienze nuove che, molto probabilmente, da sola non avrei mai avuto il coraggio di affrontare. Ogni passo in questo percorso è stato accompagnato da incontri formativi che rispondono alle necessità specifiche dei volontari, e che mi hanno permesso di crescere sia a livello professionale che personale.
Cosa riserverà il futuro? Non lo so con certezza. Quello che so, però, è che le famiglie che incontriamo e le persone che si trovano a fare parte di questa rete percepiscono la positività che cerchiamo di portare, e ne vengono coinvolte. È questa la speranza che mi guida e l'obiettivo che mi spinge ogni giorno ad impegnarmi con passione.
Franca Vignaroli